Ho fatto una "Puttanata". No, non sono ancora pazzo, questo è solo il vero nome del sugo alla Puttanesca, nato tra i fornelli e la fantasia di un noto pittore partenopeo o di suo nipote. Inizialmente questo sugo, di origine ischitana, si chiamava "alla marinara", come e quando questo sugo mutò la sua etimologia, restando sempre fedele in temine di ingredienti poveri e genuini alla tradizione isolana, questo è ancora tema di combattute discussioni. A me piace credere quanto riportato ne "La Cucina Napoletana", che poi sia stato il famoso pittore Coluccio o suo nipote a rivendicarne la paternità del nome, poco cambia rimane per me e per il mio immaginario una "Puttanata qualsiasi" fatta in fretta e furia per alleviare la fame di amici di lunga data. Io, la mia "Puttanata" la faccio quindi, ma con una piccola variante, il Baccalà al posto delle alici sottolio, che si deve vedere e sentire.
Vermicelli o Linguine, per la ricetta tradizionale, o comunque una buona pasta di Gragnano. Io ho scelto la Garofalo insieme agli amici di
GDF.
Special Thanks to Ornella Mirelli, Nuccio Gatto, Roberto Berte e Valentina Varini con la supervisione di Emidio Mansi.